Il progetto espositivo che si vuole realizzare, è una mostra realizzata e pensata appositamente per questo straordinario spazio, recentemente restituito alla fruizione pubblica. La mostra “Impressionisti e la Parigi fin de siècle”, del tutto inedita, è incentrata sugli artisti che hanno partecipato alle otto mostre ufficiali, a partire da quella storica del 1874, presso lo studio del fotografo Nadar. Arricchita da un nucleo di opere proveneinti direttamente dalla prestigiosa collezione privata del celebre Vittorio Sgarbi, la mostra presenta ben oltre 150 opere tra dipinti, sculture, acquerelli, disegni, ceramiche, incisioni, opere grafiche, oltre a fotografie, documenti, libri e materiali di corredo. Il percorso racconta la nascita, lo sviluppo e l’eredità dell’Impressionismo, realizzando una full-immersion nella Parigi della Bella Époque, che ha visto non solo la nascita dell’Impressionismo, ma anche l’avvento della fotografia, del cinema, dell’elettricità, dei primi metrò, la costruzione della mitica Tour Eiffel e di grandi conquiste, che hanno cambiato le prospettive del nascente Novecento, all’alba della grande tragedia della Prima Guerra Mondiale.
Partendo dalle esperienze dell’Ècole de Barbizon con le presenze di Corot, Daubigny, Troyon e altri “barbisonnier“ e attraverso la lezione di Courbet, l’esposizione esplora le ricerche tra colori, segni e disegni dei protagonisti dell’avventura impressionista e la loro importante eredità, con opere da Toulouse-Lautrec a Renoir, da Monet a Bonnard, Cezanne, Degas e Paul Gauguin e Pissarro.